Quando vedi, ascolti o leggi del successo di una persona cosa senti?
Talvolta proviamo una sensazione di disagio e guardiamo quel successo come un qualcosa di miracolosamente accaduto a quella persona, un colpo di fortuna. Osserviamo quella persona come se avesse dei super poteri che noi non possediamo.
Ci fa comodo creare questa distanza perché in questo modo possiamo serenamente dire:
• ha il padre che l’ha finanziat*
• non ha avuto l’infanzia che ho avuto io
• con la famiglia che mi sono ritrovat* è già tanto dove sono
• ha solo un figlio o forse neanche uno
• pensa solo al lavoro e non si gode la vita
• è riuscit* perché si è trovat* al posto giusto al momento giusto
Ha avuto successo perché.. è stato fortunato…!!!!
La fortuna aiuta gli audaci dicevano i latini.
Ed è molto vero, ma non basta!
Il successo non è casuale, ma frutto di visione, lavoro, perseveranza, coraggio, condito da una fiducia incondizionata in noi stessi.
Prima però Iniziamo a chiarire cosa intendi tu per Successo. Cosa deve accadere nella tua vita perché tu possa sentirti una persona di successo?
Rispondere a queste domande ti aiuterà a fare il primo passo: chiarire la Tua idea di successo.
Il secondo passo sarà comprendere che Tu non sei il tuo successo.
Cosa significa?
Se tu ti identifichi con il tuo successo e quindi con i risultati che raggiungi, stai agganciando il valore di te come persona a quello che ottieni in termini materiali.
Fare questo è molto rischioso e genera talvolta ansia, aspettativa e tensione che paradossalmente ti allontana da quello che vuoi raggiungere.
Il valore di te non ha niente a che vedere con il “fare”; il valore di te è dato dalla nascita, è legato al verbo essere, quindi per sapere che vali, non devi dimostrare proprio nulla a nessuno. Tu sei già!
Ti faccio un esempio: alcuni miei atleti in prossimità di una gara sentono la pressione, la tensione, l’agitazione ed ansia da prestazione perché proiettano sulla gara una serie di aspettative che sono in qualche modo agganciate al valore che si attribuiscono come persone e che vogliono dimostrare alle persone care.
Il lavoro di consapevolezza che li accompagno a fare è proprio quello di separare il valore di sé dai risultati o successi sportivi e riconoscersi in quello che è importante per loro.
Terzo passo: Valorizza i tuoi talenti, i tuoi punti di forza, focalizzati su quello che hai e che gli altri ti riconoscono nelle varie situazioni.
Il primo a credere in sé stesso e nelle proprie capacità è importante che sia TU!
Accogli quelli che chiami punti deboli senza combatterli, riconosci le tue fragilità e vulnerabilità accettando che sono una parte di te. Trattale amore, gentilezza perché quelle stesse vulnerabilità possono diventano i nostri Super Poteri che ci aiuteranno a prenderci veramente cura di noi stessi.
Concludendo possiamo scegliere e limitarci di vedere la punta dell’iceberg e restare ammirati alimentando quelle convinzioni limitanti che il nostro mancato successo è questione di sfortuna oppure avere il coraggio di mettersi in discussione anima e corpo e direzionare le proprie energie a valorizzare i nostri talenti.
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Intanto ti ringrazio.
Un abbraccio,
Concetta